I SEGRETI DELL’ HDR (high dynamic range)
COSA E’ L’HDR: normalmente, quando scattiamo fotografie e le visualizziamo, a stampa o su schermo,catturiamo
la scena registrandone i valori di luce e colori e poi la trasmettiamo proprio rappresentando quei colori,
usando punti colorati sul un monitor LCD o CRT. La vera ripresa HDR corrisponde ai valori fisici di luminanza o
radianza che possono essere visti nel mondo reale. Visualizzare l’immagine sul monitor o su stampa non funziona,
perché la loro gamma dinamica è limitata. Di conseguenza, per convertire l’immagine in un formato leggibile è necessario “mappare i toni”.
Il processo usa calcoli complessiper mappare l’immagine da una alta gamma dinamica ad una bassa che possa essere visualizzata o stampata
ed il risultato è spesso strettamente vicino al modo in cui l’occhio umano ha osservato la scena.
La mappatura dei toni con impostazioni estreme spesso invece supera la gamma dinamica della visione umana e crea scene strane,oniriche e
fantastiche,che oggi sono comuni nell’immaginario HDR.
TECNICA SUL CAMPO: Scattare sul campo per l'HDR non è diverso da ogni altra sessione fotografica, con la sola eccezione che, dove
realizzeremmo una sola immagine, dobbiamo prenderne tre o piu’ per catturare tutta la gamma della luce disponibile. Per le scene a basso
contrasto sono sufficienti tre esposizioni, mentre se il contrasto è molto alto abbiamo bisogno di più esposizioni per registrare l’intera
scena. Io personalmente preferico effettuare nove scatti alla distanza di 1 stop l’uno dall’altro con diaframma chiuso e fisso.
Fattore essenziale è controllare sempre l’istogramma per assicurarsi di aver colto l’intera gamma dinamica:ombre tagliate per la
sottoesposizione e luci tagliate con un minimo di dettagliio per la sovraesposizione.
ACCESSORI E IMPOSTAZIONI DELLA FOTOCAMERA: La fotografia HDR si basa molto sul software,quindi non richiede un grande equipaggiamento
sul campo.In compenso quel poco da portare è cruciale.Un cavalletto molto robusto e un sistema di scatto remoto sono i primi e immancabili
oggetti della lista. Essenziali perché ogni immagine che scattiamo è composta da diverse esposizioni e anche un minimo movimento della fotocamera
causa una leggera sfocatura o la comparsa di bordi “fantasma”.Per quanto riguarda la fotocamera ci sono delle regole ferree da attenersi: prima
fra tutte l’impostazione iso deve essere più bassa possibile per una migliore qualità d’immagine e flessibilità di bilanciamento del bianco.
Il formato file consigliato è il RAW per una minore perdita finale di dettaglio e miglior controllo in camera oscura digitale.Il bilanciamento
del bianco non deve essere in automatico;usiamo quello per la luce diurna.Esposizione meglio ponderale centrale per un ottimo punto di partenza.
L’esposizione a priorità di diaframmi fissa per controllare la profondità di campo.bracketing per minime tre esposizioni (io uso il bracketing a
9 esposizioni facendo partire la macchina con l’intervallometro uno scatto ogni tre secondi) ed infine l’accorgimento piu’ importante la messa a
fuoco in manuale e bloccata per evitare le minime fuocheggiature tra uno scatto ed un altro.
CAMERA OSCURA HDR: Per ottenere un classico aspetto HDR la scelta piu’ naturale è Photomatix di HDRsoft.Non ci sono regole tagliate
con l’accetta per effettuare le correzionied è molto semplice e intuibile l’uso del software e si possono applicare numerose conversioni.
Dopo la costruzione del”negativo HDR si puo’ passare alle correzioni di curve e livelli con Photoshop per i consueti ritocchi finali.
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